L’arsenico nell’acqua è un problema serio e sempre più diffuso in molte parti del mondo, è presente in natura e può contaminare l’acqua potabile a causa di attività industriali, agricole e minerarie.
Sebbene sia un elemento del tutto naturale, l’esposizione ad alte concentrazioni di arsenico può causare gravi problemi di salute. In questo articolo, andremo ad appronfondire cosa succede se si beve dell’acqua con l’arsenico, quali sono i rischi e come si può eliminare questo elemento dall’acqua.
Indice dei contenuti
Cos’è l’arsenico?
Cosa succede se si beve acqua con arsenico?
Quali sono le acque che contengono arsenico?
Quanto arsenico contiene l’acqua?
Quanto arsenico possiamo bere?
E quando l’acqua viene dal pozzo?
Come si elimina l’arsenico nell’acqua?
Cos’è l’arsenico?
L’arsenico è un elemento chimico presente in natura. Più nello specifico, è un metalloide grigio-argento con proprietà chimiche simili al fosforo e al boro.
Inoltre, non ha sempre la stessa forma chimica, ma la più comune resta l’arsenopirite, un minerale contenente arsenico e zolfo.
Si trova comunemente nel suolo e nelle rocce di tutto il mondo, con una concentrazione diversa in base alla geografia e alla geologia della regione.
Tuttavia, l’arsenico può anche essere rilasciato nell’ambiente attraverso attività come l’agricoltura, l’industria mineraria e la produzione di legno trattato con arsenico.
Da notare che l’arsenico è presente anche in alcuni alimenti, come il pesce, il riso e le castagne, a causa dell’assorbimento dall’ambiente.
Sebbene la quantità di arsenico presente in questi alimenti sia generalmente bassa e non rappresenti un rischio significativo per la salute, è comunque importante considerarlo.
D’altra parte, il fattore preoccupante per l’uomo è la possibilità di contaminazione delle acque sotterranee e superficiali. È proprio questo che rende l’arsenico un problema per la salute pubblica in molte parti del mondo.
Cosa succede se si beve acqua con arsenico?
Se ingerito in grandi quantità, si parla di avvelenamento da arsenico nell’acqua che può causare una serie di sintomi e problemi di salute. È importante comprendere però che i rischi dell’arsenico nelle acque variano principalmente in base alla sua concentrazione.
A basse concentrazioni, l’arsenico può causare irritazione della pelle come dermatiti, iperpigmentazione e cheratosi.
Possono manifestarsi anche problemi ai polmoni che portano a tosse e difficoltà respiratorie. Inoltre, in alcuni casi si hanno anche problemi gastrointestinali come nausea e vomito.
Mentre a concentrazioni più elevate l’arsenico può causare danni gravi e irreversibili al:
- Sistema nervoso
- Sistema cardiovascolare
- Sistema respiratorio
L’arsenico è anche un agente cancerogeno noto che, in casi più rari, può causare cancro alla pelle, ai polmoni, alla vescica e ai reni.
Quali sono le acque che contengono arsenico?
L’arsenico è un elemento chimico che in natura si trova un po’ ovunque: nei minerali, nella crosta terrestre, nel suolo e sottosuolo e sì, anche nell’acqua. Nell’acqua del mare, dei fiumi e in quella delle falde acquifere, da cui arriva nelle nostre case
Quanto arsenico contiene l’acqua?
In alcuni casi l’arsenico è presente naturalmente nel terreno e viene rilasciato direttamente dai sedimenti nelle falde acquifere. Nei casi in cui si utilizza l’acqua proveniente da un pozzo privato anziché dall’acquedotto pubblico, dalle falde l’arsenico, insieme all’acqua, sgorga direttamente dai rubinetti della cucina.
Ma la presenza di arsenico nelle falde acquifere può non essere necessariamente causata solo da un fenomeno naturale. L’arsenico è rilasciato nell’ambiente soprattutto a causa delle industrie che liberano le scorie nell’ambiente, insieme a sostanze fossili e pesticidi.
Gli acquedotti pubblici devono eseguire severi controlli per garantire ai cittadini che l’acqua che arriva nelle loro case contenga solo la quantità di arsenico definita per legge non dannosa per l’uomo.
Quanto arsenico possiamo bere?
La percentuale di arsenico nell’acqua può variare notevolmente in base alla fonte di acqua e alla regione geografica. In alcune parti del mondo, le concentrazioni di arsenico nell’acqua sono molto elevate, mentre in altre sono più basse.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la concentrazione massima consentita di arsenico nell’acqua potabile è di 10 μg/L. Tuttavia, alcuni paesi hanno limiti più bassi, come ad esempio gli Stati Uniti, che hanno stabilito un limite di 5 μg/L.
Questo valore è stato ribadito anche dalla direttiva europea 98/83 CE sull’acqua destinata al consumo umano.
Ogni acquedotto pubblico è tenuto a fornire le analisi dell’acqua consumata dai cittadini, e se i valori non rispettano la direttiva ha l’obbligo di avvisare i consumatori della temporanea non potabilità dell’acqua, oltre che a mettersi subito all’opera per ripristinarne la salubrità.
Per legge, anche i produttori di acqua in bottiglia sono obbligati a rispettare il limite di 10 μg/l di arsenico, ma non hanno l’obbligo di indicarne i valori analitici sull’etichetta.
E quando l’acqua viene dal pozzo?
Quando invece il consumo di acqua dipende da un pozzo privato e non dall’acquedotto è fortemente consigliato effettuare delle analisi che verifichino la quantità di arsenico.
Se supera i limiti consentiti per legge è necessario installare un impianto di trattamento acque che migliori la qualità dell’acqua e la renda idonea all’uso umano.
Come si elimina l’arsenico nell’acqua?
Quali soluzioni ci sono in ambito di trattamento acque per eliminare il problema dell’arsenico?
Pensiamo a un condominio che utilizza l’acqua di pozzo e ha bisogno di trattarla perché il contenuto di arsenico è troppo elevato. La soluzione è un dearsenificatore, un sistema composto da resine che abbatte la concentrazione di arsenico nell’acqua prima che arrivi ai rubinetti di casa.
Ha le stesse dimensioni di un addolcitore, e il suo funzionamento è assicurato dalla costante manutenzione e dal lavaggio delle resine che deve essere eseguito periodicamente.
E anche se abbiamo fatto l’esempio di un condominio, il dearsenificatore è perfetto per assicurare acqua di qualità anche a una singola abitazione.
Esistono altre tre tipologie principali di depuratori che possono essere utilizzati per rimuovere l’arsenico dall’acqua.
I depuratori ad osmosi inversa sono la soluzione per eccellenza per eliminare l’arsenico dall’acqua. Questo perché utilizzano una membrana che separa l’acqua dalle impurità.
Ma anche i filtri di carbone attivo sono un’ottima soluzione. Tuttavia, è importante scegliere il depuratore giusto in base alle concentrazioni di arsenico e alle esigenze specifiche.
Se vuoi controllare la qualità dell’acqua di casa e verificare che il contenuto di arsenico non superi i limiti imposti per legge, contattaci!
Effettueremo le analisi dell’acqua presso uno dei nostri laboratori certificati e, se necessario, progetteremo un impianto di trattamento acque su misura dei tuoi consumi e delle tue esigenze.